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i pellegrini alla partenza

pellegrinaggio a la Salute di Livenza

dalla chiesetta della Madonna della Salute di Ceolini (PN)

siate premurosi nell'ospitalità (Rm. 12,13-14)
Tra le attività pastorali che la parrocchia del SS. Redentore di Villadolt di Fontanafredda propone, da qualche anno spicca per singolarità il pellegrinaggio a piedi verso mete di particolare significato devozionale.

La pratica del pellegrinaggio a piedi é antichissima. Recuperare questo topos nell'epoca della civiltà dei consumi e delle comodità, riscoprirne i valori che ne sono insiti, tornare a calpestare le vie della semplice spiritualità dei nostri antenati, non solo ci fa sentiere questi più vicini ma assume oggi una valenza particolare, come di trasgressione. Il pellegrino infatti 'costringe' la comunità ospitante a cercare il significato di questo loro andare, li aiuta ad alzare lo sguardo, a rivederne i valori vitali.

Ecco che da non molto, alcune persone hanno iniziato a raggiungere il santuario di Castelmonte, la basilica della Madonna dei Miracoli di Motta di Livenza, il santuario di Barbana, la chiesa di Santa Augusta nei pressi di Vittorio Veneto a piedi, coinvolgendo ed appassionando un numero sempre crescente di partecipanti, in particolare giovani.

in cammino Approffitando quest'anno del week end lungo del 1° maggio 2009, un gruppo di pellegrini si é recato in tre giorni, a La Salute di Livenza partendo dalla chiesetta della Madonna della Salute di Ceolini, percorrendo così circa 70 chilometri. Chiare le intenzioni: pregare per la salute del corpo e la salvezza dell'anima.
Il cosiddetto 'nocciolo duro' dei parrocchiani, in questa circostanza é stato arricchito dalla presenza di 2 persone provenienti da Gorizia, 2 da Este, 2 da Udine e 1 persona da Vasto nel Chietino.

Partiti di buon mattino da Ceolini ci siamo diretti alla chiesa della Madonna delle Grazie di Pordenone: ad attenderci c'era il parroco don Giorgio il quale, da fervido sostenitore di queste iniziative, ha voluto pregare e benedire i partecipanti unendosi spiritualmente al nostro cammino.
La via porta attraverso i paesi di Corva, Cimpello dove abbiamo sostato per il pranzo al sacco, Praturlone e infine Taiedo per giungere presso la sede scout di Le Torrate, luogo previsto per la cena ed il pernottamento. Significativo l'incontro con i capi scouts presenti: disponibili, accoglienti e di grande cortesia.

Il giorno seguente il gruppo prende la direzione di Concordia Sagittaria. Certo non si può non visitare l'abbazia di S. Maria in Sylvis di Sesto al Reghena. Qui abbiamo avuto l'aiuto di una splendida guida oltre ad avere scoperto la coinvolgente simpatia dell'abate mons. Giovanni Perin che ci rivolge parole di compiacimento.

Si prosegue poi lungo l'argine del fiume Reghena, si transita nei pressi di Giai di Gruaro per poi deviare e raggiungere Summaga, dove ad attenderci c'é il cordialissimo parroco don Giuseppe Liut, il quale ci illustra le particolarità storico artistiche dell'abbazia.
La successiva sosta per il pranzo e per una breve siesta serve per recuperare energia per raggiungere Concordia Sagittaria dove passeremo la seconda notte.

Arrivati a Concordia, prima di mettere giù gli zaini, visitiamo la zona archeologica della Cattedrale oltre che la Cattedrale stessa. Questa é culla della cristianità delle nostre zone; la visita é anche questa ben guidata con grande competenza e gentilezza da una giovane guida locale.
Don Ivano Zaupa ci ha accolto e ospitato da veri pellegrini con generosità e sensibilità, mettendoci a nostro agio nelle moderne e confortevoli strutture dell'oratorio Santo Stefano.
Dopo la partecipazione alla S. Messa vespertina in Cattedrale, una buona cena in allegria seguita da qualche bella cantata mette tutti di buon umore nonostante stanchezza, dolori muscolari e vesciche ai piedi.

a sesto al Reghena Domenica mattina la partenza da Concordia avviene più presto del solito. Oltre una ventina i chilometri da percorrere per raggiungere la chiesa de La Salute di Livenza, attraverso la sterminata e ordinata campagna tra il Lemene e la Livenza, che ispira pace e serenità. Raggiunta la parrocchia di S. Alò - Biverone il cammino prosegue sull'argine della Livenza fino a La Salute e il passo dei pellegrini sembra assecondare la corrente del fiume.
Sono le 13,00 di domenica 3 maggio quando arriviamo a destinazione, stanchi, indolenziti dal peso degli zaini e dalle vesciche ma sereni, gioiosi per aver passato tre giorni fatti di momenti di conoscenza reciproca, di condivisione, di reciproco sostegno, di scherzi e prese in giro, ma anche di meditazione e preghiera sulle tracce preparate da un giovane catechista.
Come tutti i salmi che finiscono col Gloria, il cammino da Ceolini a La Salute termina con una meditazione ed una preghiera di ringraziamento oltre a un degno pranzo finale.

Da queste colonne i pellegrini tutti desiderano ringraziare coloro che li hanno accolti e incoraggiati:
don Giorgio, loro parroco e grande sostenitore di queste esperienze;
i capi scouts di San Vito al Tagliamento e in particolare Giorgio Zanin;
mons. Giovanni Perin abate di S. Maria in Sylvis e Barbara competente guida nella vista al complesso abbaziale;
don Giuseppe Liut parroco di Summaga;
don Ivano Zaupa che ha messo a loro disposizione l'oratorio di S. Stefano di Concordia.
Infine la gentilissima e paziente guida che ci ha accompagnati nella visita alla zona archeologica della Cattedrale.

Giuseppe Ros