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via Claudia Augusta


Novacella - Bolzano

L'abbazia di Novacella é stata fondata nel 1142 dal vescovo Hartmann della diocesi di Bressanone e appartiene alla Congregazione dei Canonici Regolari di Sant'Agostino.
L'edificio é stato diverse volte ricostruito e ampliato fino a tutto il Settecento.
L'abbazia, fin dalla sua fondazione, é stata un luogo di ricovero per i pellegrini provenienti dal Nord Europa, dopo la dura prova dell'attraversamento dei valichi alpini, diretti verso Roma e la Terrasanta. Nel 1445 vi fu sepolto il noto poeta Oswald von Wolkenstein.

A seguito della soppressione degli ordini religiosi, voluta dalla rivoluzione francese e attuata da Napoleone, molte abbazie vennero soppresse.
L'Abbazia di Novacella fu soppressa nel 1807 dal governo bavarese, allora regnante nel Tirolo. Nel 1816, con la riunificazione del Tirolo all'Austria e con l'editto dell'Imperatore Francesco I, l'abbazia venne ripristinata e reinvestita dei suoi diritti e beni.

Da quasi mille anni i Canonici Regolari di Sant'Agostino si occupano dell'educazione dei ragazzi. Infatti l'abbazia é tuttora sede di un collegio con scuola media frequentato da studenti provenienti da Bressanone e da varie parti della provincia di Bolzano. Da ormai più di trent'anni la vocazione educativa si rivolge anche alle persone più adulte e dal 1970 é attivo un Centro Convegni.

Oggi si visitano la grande chiesa barocca dedicata a Santa Maria Assunta, ricca di opere d'arte, e i stupendi saloni della Prelatura.
Il complesso fortificato, al quale si accede tramite un piccolo ponte coperto, é costituito da edifici di diverse epoche e stili differenti: campanile in stile romanico, coro e presbiterio della chiesa e chiostro in stile gotico, chiesa e biblioteca in forme barocche e rococò. La chiesa di Santa Maria Assunta é stata interamente rifatta nel Settecento in stile barocco da Giuseppe Delai, mantenendo però il presbiterio gotico.
Vi si trovano numerosi pregevoli dipinti e affreschi, alcuni di Matthäus Gûnther.

Al centro del cortile principale dell'abbazia si trova il pozzo rinascimentale detto 'pozzo delle meraviglie', perché sovrastato da un'edicola ottagonale sui cui lati sono raffigurate le sette meraviglie del mondo antico e sull'ottavo lato, orgogliosamente, l'abbazia stessa.

L'edificio più notevole é la cappella di San Michele, detta 'Castello dell'Angelo', una rotonda di epoca romanica, rimaneggiata nel coronamento ma sostanzialmente ben conservata. Edifici di questo tipo erano frequenti sulle rotte dei pellegrinaggi, richiamandosi sia ai grandi edifici romani sia alla rotonda del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In questo caso é probabile anche una identificazione con Castel Sant'Angelo.
L'abbazia, ha tra le sue attivitá anche la produzione e la vendita di eccellenti vini, che contribuiscono a garantire l'indipendenza economica del complesso.


Abbazia Novacella La fondazione della città di Bressanone viene fatta risalire all'anno 901, per numero di abitanti é il terzo centro dell'Alto Adige ed é importante dal punto di vista storico-artistico e religioso.
La cattedrale di Santa Maria Assunta e San Cassiano, anche conosciuta come duomo di Bressanone, é il principale luogo di culto della città ed é cattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone.
La prima traccia che si ha del duomo é attorno al X secolo, andato però distrutto nel 1174 a seguito di un incendio. Successivamente, sopra i resti della chiesa distrutta, fu eretto il duomo in stile romanico.

All'epoca del vescovo e cardinale Nicolò Cusano (1450-1464) si realizzò un'abside gotica.
Più tardi, tra il 1745 ed il 1754, venne rimaneggiato in stile barocco ed é quello che é visibile ai nostri giorni. Dal 1950 il duomo é anche basilica minore, per questo sopra l'ingresso principale spicca lo stemma pontificio.

Oggi il vescovo si é trasferito a Bolzano, ma ritorna nella cattedrale per celebrare l'Eucarestia nelle maggiori solennità e in occasioni particolari.
Nel duomo si conservano e venerano le reliquie dei santi patroni diocesani Cassiano, Virgilio, Ingenuino ed Albuino, festeggiati con un'apposita solennità liturgica.
Sulle volte della cattedrale si possono osservare gli affreschi di Paul Troger, uno dei più importanti pittori barocchi dell'Alto Adige, e ci sono presenti tre organi, di cui uno con ben 3335 canne.

Nella pala dell'altare maggiore Michelangelo Unterperger ha raffigurato: Il Transito della Madonna attorniata dagli Apostoli e dalle pie donne.
Nell'affresco di Paul Troger sopra il presbiterio: Cristo accoglie Maria. Nel transetto di sinistra il patrono diocesano San Cassiano é raffigurato come maestro, martire e missionario a Sabiona, la prima sede vescovile nella 'terra dei monti'.
Nel grande affresco della volta anche lui, con i santi vescovi Ingenuino, Albuino ed Artmanno, si incamminano verso il cielo.

Il duomo é circondato da altri edifici religiosi.
A nord, attraverso il vecchio cimitero, confina con la chiesa parrocchiale di san Michele e con la Torre Bianca, alta 72 metri.
A sud invece si trova il chiostro del duomo, risalente al X secolo, con i suoi affreschi che risalgono XIV e XV secolo.
Da una porticina, quasi sempre chiusa, si entra in un'antica cappella: la chiesa di san Giovanni.

Il paese di Chiusa si trova lungo il corso del fiume Isarco e storicamente é cittadina doganale. Il territorio comunale, sovrastato dal monastero di Sabiona, era già abitato prima di Cristo.

Tra l'800 e il 1000 Sabiona diviene un'importante sede vescovile, prima del suo trasferimento a Bressanone.
Il monastero di Sabiona sorge su un'alta rupe che sorveglia il borgo, é la culla spirituale dell'intero Tirolo e costituisce uno dei più antichi monumenti cristiani dell'arco alpino. Vi si possono visitare l'antica cappella della Madonna, la chiesa conventuale, la chiesa della Santa Croce e la fontana commemorativa.
Come difesa della rupe del monastero sorge un po' più in basso la Torre del Capitano.
Attualmente, e da quasi trecento anni, l'antico monastero é sede di una comunità di monache benedettine di clausura.

A Chiusa la chiesa di Sant'Andrea é la parrocchiale della città. E'un edificio gotico risalente al XV secolo, con successive aggiunte barocche.


Ponte Gardena e situato alla confluenza tra il fiume Isarco e il rio Gardena.
Il paese si é sviluppato originariamente come satellite del castello di Trotsburg che sovrasta ad est il paese, i cui proprietari sono dal 1385 i conti Wolkenstein. Da qui parte la strada che porta in val Gardena. La chiesa parrocchiale é dedicata alla Beata Vergine Maria.

A Prato Isarco la chiesa parrocchiale é dedicata a Sant'Antonio da Padova.

La città di Bolzano é situata alla quota di 264 m, nella parte orientale dell'ampia conca originata dalla congiunzione delle valli dell'Isarco, Sarentina e dell'Adige.
La città é attraversata dal torrente Talvera che confluisce in città nel fiume Isarco, il quale a sua volta si getta nell'Adige pochi chilometri più a sud. E' uno tra i cinque comuni della provincia con popolazione in maggioranza di lingua italiana: gli altri sono Bronzolo, Laives, Vadena e Salorno.

In città vi sono molte chiese, la principale é il duomo, dedicato a Santa Maria Assunta e concattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone.
Le fondamenta della chiesa più antica risalgono al IV sec. e probabilmente era consacrata a San Vigilio.
Vicino alla basilica sorgeva un piccolo sepolcreto, testimoniato dalla lapide di 'Secundus Regontius', risalente al III sec., che in tal modo risulta essere é il primo abitante di Bolzano di cui si conosce il nome.

Nella cappella dell'abside si conserva una statuetta della Madonna che allatta Gesù, risalente al XII secolo.
Secondo la leggenda, un carrettiere di Bolzano, che tornava da Bronzolo, trovò questa piccola statua sul bordo di una palude, dove in seguito venne eretta la chiesa, inizialmente dedicata proprio alla 'Madonna della palude'.
L'attuale struttura gotica fu completata nel 1517 con l'erezione del campanile di 65 metri.
Risale allo stesso periodo il pulpito in arenaria.
Nel coro del duomo si trova la lapide tombale di Ranieri Giuseppe d'Asburgo-Lorena, viceré del Regno Lombardo-Veneto, morto a Bolzano nel 1853.
Dal 2010 il duomo dispone di un particolare carillon di 25 campane che eseguono diverse melodie alle ore undici di ogni sabato e domenica.

Oltre al duomo si trovano altre chiese, tra le quali vanno ricordate:

Chiesa dei Domenicani, con chiostro in stile gotico;
Chiesa dei Cappuccini, risalente al XVII secolo con sotterraneo contenente reperti archeologici di epoca romana e medievale;
Chiesa dei Francescani, con chiostro in stile gotico;
Chiesa dei Carmelitani, in stile moderno del 1948;
Chiesa del Calvario, al Virgolo, edificio barocco su una rupe dominante la città;
Chiesa di San Vigilio, al Virgolo, romanica del XIII secolo;